Il MIUR mette sotto il mirino le attività ANVUR e promette un’agenzia di valutazione dell’istruzione: Stop alla dittatura dell’algoritmo ANVUR
Una riflessione complessiva sul tema della valutazione sta facendo emergere nuove idee e nuove possibili soluzioni per la VALUTAZIONE.
Finalmente si comincia a mettere in discussione la forzatura nelle procedure valutative dell’ANVUR e delle “storture” da essa generate. Una nota, inviata a tutti i rettori dal MIUR firmata dal capo dipartimento Giuseppe Valditara, senza troppi giri di parole, bacchetta e forse boccia anche l’attuale funzionamento dell’ANVUR che avrebbe introdotto, secondo il MIUR, una «dittatura dell’algoritmo» e una «serie di distorsioni».
La nota fornisce anche un possibile radicale ripensamento del ruolo dell’ANVUR, dall’accreditamento dei corsi, alla predisposizione delle soglie per l’abilitazione. Compiti da riattribuire al ministero con riposizionamento dell’ANVUR «come specifica e autonoma sezione» all’interno di una futura «agenzia nazionale di valutazione del sistema dell’istruzione e della ricerca»
In qualche modo il documento del MIUR – parla dell’ANVUR favorevolmente ma anche ne indica i limiti insorti nel suo comportamento «inquisitorio e burocratico più legato alla valutazione dei processi (valutazione ex ante ed in itinere) che ai prodotti (valutazione ex post)».
Nel documento si parla di storture frutto di «errori concettuali» compiuti negli anni a causa di una «declinazione regolamentare molto articolata e complessa rispetto alla legge istitutiva» e per i «comportamenti opportunistici atti a scaricare su un soggetto tecnico e non politico le decisioni sgradevoli di premialità e sanzione».
Questo avrebbe portato alla «deresponsabilizzazione completa del singolo e del sistema su cui la valutazione punta l’attenzione». E così tutto si riduce «solo al premiare il pedissequo assolvimento di tutti gli adempimenti burocratici necessari».
Il documento cita degli esempi: dalle schede di accreditamento (SUA) agli esercizi della VQR e alla valutazione dei Dipartimenti di eccellenza.
Le proposte del MIUR
Secondo il MIUR è necessario una ridefinizione delle competenze in materia di valutazione e di accreditamento, con separazione delle competenze e delle funzioni in materia con riattribuzione al MIUR delle competenze e delle funzioni in materia di accreditamento dei corsi di studio. In sostanza si propone un “ritorno all’antico visti gli esiti del moderno” con centralizzazione di svariati compiti oggi affidati all’ANVUR.
Serve quindi «ripensare radicalmente struttura e funzioni dell’ANVUR, magari inserendolo come specifica e autonoma sezione di una agenzia nazionale di valutazione del sistema dell’istruzione e della ricerca».